TIME MACHINE: 5 AC MILAN V LAZIO TO REMEMBER

There are some great players among those who took part in this footballing classic.

1- AC MILAN V LAZIO 1972 
17th December 1972. Something particular happened that day. The match against Lazio was postponed due to fog. In Milan, during wintertime, you would expect it. Although, that league game was not postponed before the game started or during the first half. The referee decided to postpone it in the 81st minute when AC Milan were leading 1-0, with a goal scored by Chiarugi. The match was almost won. The replay took place a month later, on 17th January 1973: AC Milan 3-1 Lazio with the two teams in the top positions of the table.

AC MILAN 3-1 LAZIO 

AC MILAN: Vecchi, Anquilletti, Sabadini, Rosato, Schnellinger, Biasiolo, Chiarugi, Benetti, Bigon, Rivera, Prati. Coach: C. Maldini.
LAZIO: Pulici, Facco, Martini, Wilson, Oddi, Nanni, Garlaschelli, Re Cecconi, Chinaglia, Frustalupi, Manservisi. Coach: Maestrelli.
Referee: Lo Bello.
Goals: 9′ o.g. Rosato (L), 45′ Chiarugi (M), 48′ Bigon (M), 72′ Benetti (M).

2- AC MILAN V LAZIO IN 1989 AND AC MILAN V LAZIO IN 1997 
Two matches, eight years between them and one player in common: Paolo Maldini. Both these games were played at the beginning of the season. On 23rd October 1989 Lazio win 1-0 with an own goal by Paolo Maldini. Giovanni Galli could not believe it. Eight years later, AC Milan draw 1-1 after playing a great match. This was the only clash between the two teams at San Siro in which Maldini played as right full-back.

AC MILAN 1-1 LAZIO 

AC MILAN: Taibi, P. Maldini, Cruz, Costacurta, Ziege, Ba (59′ Boban), Albertini, Desailly, Leonardo (65′ Bogarde), Kluivert (89′ Davids), Weah. Coach: Capello.
LAZIO: Marchegiani, Pancaro, Nesta, Lopez, Favalli, Fuser, Almeyda (46′ Nedved), Jugovic (81′ Venturin), Boksic (36′ Signori), Mancini, Casiraghi. Coach: Eriksson.
Referee: Ceccarini.
Goals: 37′ Ba (M), 90′ pen. Signori (L).

3- AC MILAN V LAZIO 2001 
It was Cesare Maldini’s second match as AC Milan coach, 1st April 2001, with Lazio defending champions and with the chance to win the league again. AC Milan took home the three points winning 1-0. Goal courtesy of Zvonimir Boban. That was the Croatian’s last goal in competitive matches.

AC MILAN 1-0 LAZIO 

AC MILAN: S. Rossi, Helveg, Costacurta, P. Maldini, Coco, Shevchenko, Albertini, Kaladze, Serginho (79′ Giunti), Boban (90+2′ Sala), Bierhoff (65′ José Mari). Coach: C. Maldini.
LAZIO: Peruzzi, Negro, Nesta, Fernando Couto, Pancaro, Poborsky, D. Baggio, Veron (57′ Lopez), Simeone (72′ Stankovic), Nedved, Crespo (80′ Ravanelli). Coach: Zoff.
Referee: Farina.
Goal: 60′ Boban (M).

4- AC MILAN V LAZIO 2005 
One of the most breathtaking and thrilling matches played at San Siro in the new millennium. The first half ended 0-0, Lazio find the lead in the second half. AC Milan are struggling even after Shevchenko levelled it. It looks like the match will end 1-1 but at the 94th minute, in the last minute of added time, Crespo finds the 2-1 and San Siro goes wild.

AC MILAN 2-1 LAZIO 

AC MILAN: Dida, Stam, Nesta, P. Maldini, Kaladze (59′ Serginho), Gattuso, Pirlo, Seedorf (62′ Cafu), Kaká, Tomasson (57′ Shevchenko), Crespo. Coach: Ancelotti.
LAZIO: Peruzzi, Siviglia, Giannichedda, Fernando Couto, Oddo, A. Filippini, Dabo, E. Filippini, Cesar (32′ Liverani, 59′ Seric), Rocchi, Pandev (76′ Di Canio). Coach: Papadopulo.
Referee: Rosetti.
Goals: 56′ pen. Oddo (L), 77′ Shevchenko (M), 90+4′ Crespo (M).

5- AC MILAN V LAZIO 2014 
Filippo Inzaghi’s first match as AC Milan manager, the first day of the season. The match is intense and AC Milan win 3-1 with a convincing performance. This game saw Jeremy Menez scoring his first goal in competitive matches with the Red and Blacks.

AC MILAN 3-1 LAZIO 

AC MILAN: Diego Lopez, Abate, Zapata, Alex, Bonera, Poli, De Jong, Muntari (67′ Essien), Honda (77′ Armero), Menez (83′ Niang), El Shaarawy. Coach: Inzaghi.
LAZIO: Berisha, Basta, De Vrij, Cana, Radu, Parolo, Biglia, Lulic (73′ Mauri), Candreva, Klose (60′ Djordjevic), Keita Baldé (60′ F. Anderson). Coach: Pioli.
Referee: Tagliavento.
Goals: 7′ Honda (M), 56′ Muntari (M), 64′ pen. Menez (M), 67′ o.g. Alex (L).

https://www.acmilan.com/en/news/history/2018-01-24/time-machine-5-ac-milan-v-lazio-to-remember

#TBT: 11 MAGGIO 2001, INTER-MILAN 0-6

Ci hanno pensato Cesarone, Serginho e Gianni Comandini, che ricorda: “Ancora oggi mi fermano per strada per quella partita…”

Buttava male per il Milan. La settimana prima i rossoneri avevano perso a Perugia, mentre i nerazzurri avevano battuto l’Atalanta. Però per la corsa al quarto posto utile per la Champions League, era più avanti in graduatoria il Milan rispetto all’Inter. Prestigio della stracittadina, desiderio di far bene da parte di Cesarone Maldini, classifica nella zona europea: tutto questo era la posta in palio dell’11 maggio 2001.

PER LA STORIA MILANISTA È IL VERO DERBY DEL CUORE
Nel derby non c’è cuore, c’è solo il desiderio contorto, subdolo e disperato di far male sportivamente all’avversario. Vale per tutti, per i milanisti e per gli interisti e per i tifosi di tutte le altre città che si segnano le due date sul calendario e sull’agenda ogni anno, a fine luglio, quando vengono resi pubblici i calendari della stagione calcistica. Di derby ce ne sono stati tanti, belli e bellissimi per il Milan, altrettanto per l’Inter, altri lottati ed equilibrati come l’ultimo finito in parità. Ma per un tifoso rossonero, che ha eliminato 2 volte l’Inter dalla Champions League, che ha battuto l’Inter sia in Finale di Coppa Italia che in Finale di Supercoppa di Lega, i veri derby della vita, quelli che fanno davvero battere il cuore sono due: quello del gol di Hateley e quello dello 0-6. Ma se proprio bisogna scegliere, ebbene sì, vince lui, di stretta incollatura, l’11 maggio 2001. I veri motivi per cui una serata di ordinaria amministrazione di fine stagione sia diventata una serata storica, non li scopriremo mai. “Una partita strana, sembrava che a noi avessero tagliato le gambe e che loro avessero un polmone in più”, avrebbe detto anni dopo il portiere interista Sebastien Frey.

CESARE MALDINI: GLI SPIACEVA SOLO PER TARDELLI
Cesare il patriarca e Marco l’allenatore emergente avevano fatto grandi cose nell’82 ai Mondiali di Spagna, lui vice di Bearzot e l’altro mattatore in campo. Ma soprattutto, in Nazionale Under 21, l’uno Ct e l’altro suo vice si erano voluti bene e avevano vinto il Campionato europeo di categoria dieci anni dopo, nel 1992. Ritrovarsi allenatori avversari in un derby era abbastanza crudele per entrambi. Cesarone quella sera era contento, ma gli spiaceva per Marco. Proprio Tardelli, due mesi prima, subito dopo l’esonero di Zaccheroni, era stato il primo a chiamare Maldini dopo la sua promozione ad allenatore del Milan in compagnia di Mauro Tassotti. Esultanza signorile, contenuta, quella di Cesare dopo ogni gol. Le reti di ComandiniComandiniGiuntiShevaSheva e Serginho erano state per lo storico personaggio rossonero una sorta di rivincita che con Tardelli non aveva nulla a che vedere. Cesarone c’era rimasto male, 27 anni prima. Lui era un giovane 42enne allenatore del Milan e perdere 1-5 in casa, a San Siro, il 24 marzo 1974, contro l’Inter di Mazzola e Boninsegna gli era bruciato non poco. Non pensava però Cesarone di potersi prendere una rivincita così clamorosa, addirittura con gli interessi.

GIANNI COMANDINI: “ANCORA OGGI MI FERMANO PER STRADA”
Nella storia del Milan, era rimasto Paolo Rossi. Ex-vicentino e due soli gol in maglia rossonera, proprio nel derby, il 1° novembre 1985 contro Walter Zenga in porta e contro Mario Corso in panchina. La stessa cosa è accaduta quella sera a Gianni Comandini, a sua volta ex giocatore del Vicenza. Il giovane attaccante aveva segnato nei preliminari di Champions League ad agosto contro la Dinamo Zagabria e poi era diventato un mistero. Qualche infortunio, tanta panchina. L’ultima partita da titolare, Comandini l’aveva disputata a febbraio. Al suo arrivo a Milanello, un mese dopo, Cesarone aveva preso a cuore quel ragazzo serio, taciturno, che parlava pochissimo. Gli fa giocare due scampoli di gara e poi il derby. Il racconto di Comandini:

“Ho saputo la sera prima che avrei giocato, forse il Mister non voleva agitarmi. Quei due gol in quel derby li ricordo benissimo, contro l’Inter, ci sono tifosi che ancora oggi mi riconoscono e mi fermano per strada per parlare di quella partita. Sono stato al Milan un anno, un anno particolare, ma posso tranquillamente dire che quella rossonera per me è stata un’esperienza davvero indimenticabile”.

SERGINHO: “HO DETTO A PAOLO DI PARLARE CON SUO PAPÀ
Il colibrì brasiliano è rimasto in campo per tutti i 90 minuti quella sera, mentre Sheva aveva dovuto lasciare posto a Leonardo a 8 minuti dalla fine. Andriy voleva rimanere in campo per la classifica dei cannonieri, ma con la sua bonomia, dalla panchina, Cesarone lo aveva convinto: “Dai, dai…”
Sergio era finito un po’ nell’oblio negli ultimi mesi della gestione tecnica di Alberto Zaccheroni. Il grande Cesare invece, con la sua umanità, era affascinato dall’aria tutta particolare di Serginho:

“Prima della partita Cesarone mi aveva detto di pensare solo ad attaccare – ci racconta oggi lo stesso Sergio – ti voglio vedere solo nella metà campo avversaria, mi aveva detto. Poi, nel corso della partita, Paolo Maldini che era terzino sinistro dietro di me mi diceva di tornare indietro a coprire. Allora gli ho detto, devi parlare con tuo papà, lui a me ha detto di non farmi vedere nella nostra metà campo… È bello ricordare queste cose, anche perchè eravamo sotto pressione per quel derby. Era stato esonerato da poco Zaccheroni, le cose non andavano benissimo, poi si giocava di venerdì sera mentre la domenica il presidente Berlusconi aveva un appuntamento elettorale importante. Tutte queste cose, oltre al fascino del derby, ci davano tensione in allenamento. Poi, una volta in campo, è nata quella serata magica, impressionante, mai successo nella storia dei derby. Quando ho segnato il gol del 6-0, ero contento, noi siamo in campo per segnare, ma devo dire che lì per lì mi è spiaciuto. Il settanta per cento dello Stadio era popolato da tifosi interisti e vederli così tristi, qualcuno piangeva, non mi ha fatto piacere. Il calcio è divertimento, non tristezza. Poi però in spogliatoio ho festeggiato con i miei compagni e quella festa non la dimenticherò mai”.

IL TABELLINO

INTER-MILAN 0-6

INTER: Frey, Ferrari, Blanc, Simic, J. Zanetti, Farinos (34′ Cauet), Di Biagio (1’st Seedorf), Dalmat, Gresko, Vieri, Recoba. All.: Tardelli.
MILAN: S. Rossi, Helveg, Costacurta, Roque Junior, P. Maldini, Gattuso, Giunti (26’st Guglielminpietro), Kaladze, Serginho, Comandini (12’st Josè Mari), Shevchenko (36’st Leonardo). All.: Tassotti. DT: C. Maldini.
Arbitro: Collina.
Gol: 3′ Comandini (M), 19′ Comandini (M), 8’st’ Giunti (M), 22’st Shevchenko (M), 33’st Shevchenko (M), 36’st Serginho (M).

https://www.acmilan.com/it/news/tbt/2017-05-11/tbt-11-maggio-2001-inter-milan-0-6