Carlo Festa: Bond e mezzanini: ecco i due strumenti finanziari studiati dal Milan per rimborsare Elliott

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Si tratta di un’operazione finanziaria mai realizzata su un club di calcio in Italia. Un’operazione contestuale con leva finanziaria (cioè debito) su due livelli: con l’emissione di un bond da parte del Milan sulla scia di quanto già fatto da Roma e Inter e con l’utilizzo di uno strumento mezzanino, prodotto con rendimenti elevati e forte dose di rischio, da parte della Rossoneri Sport. Prende corpo la struttura finanziaria per il rifinanziamento del debito del Milan.

Merrill Lynch, secondo quanto risulta da indiscrezioni finanziarie raccolte dal Sole 24 Ore (già venerdì scorso era stato anticipato dal Sole del mandato affidato a Bofa Merrill Lynch), avrebbe avuto l’incarico di organizzare l’emissione di un bond da 300 milioni entro marzo sullo stile di quanto già fatto dall’Inter e dalla Roma con Goldman Sachs. L’architettura è abbastanza semplice: emettere con la media company una cartolarizzazione sui crediti futuri come già fatto da Inter e Roma. Alla base delle garanzie c’è il pegno sui diritti tv e altro per i prossimi anni. Su questa parte del rifinanziamento starebbero lavorando l’Ad Marco Fassone e il direttore finanziario Valentina Montanari. Il Milan, come è noto, deve rimborsare 123 milioni ad Elliott entro ottobre, soldi frutto di due bond emessi a Vienna lo scorso anno.

Ma, affinché il rifinanziamento riesca sui due livelli, è necessario che contestualmente venga rifinanziato il debito del Milan e quello della Rossoneri Sport. Quindi sarà necessario che assieme al bond, venga trovata una soluzione per la Rossoneri Sport, che ha in pegno le azioni del Milan. Quale?

Allo studio ci sarebbe uno strumento mezzanino. Ma cosa è un mezzanino? I mezzanine capital sono finanziamenti con natura ibrida tra il finanziamento puro e l’equity con remunerazione composta di due parti: 1) il tasso di interesse sul finanziamento che assimila il mezzanino al normale debito bancario 2) una remunerazione variabile che assimila il mezzanino ad una forma di finanziamento simile all’apporto di capitale da parte dei soci. I tassi di interesse sono in media elevati per questo strumento.

Con chi verrebbe sottoscritto? Ci sarebbero alcune trattative in corso ma potrebbe essere proprio Highbridge il soggetto favorito per sottoscrivere lo strumento mezzanino finalizzato a rifinanziare il debito della Rossoneri Sport.

Tutto dovrà essere pronto per la primavera quando il Milan andrà a confrontarsi con l’Uefa per il settlemente agreement con la garanzia di rimborsare oltre 300 milioni ad Elliott. Si tratta comunque di operazione complessa e con rischi evidenti, anche se non impossibile da realizzare.

http://carlofesta.blog.ilsole24ore.com/2018/01/30/bond-e-mezzanini-ecco-i-due-strumenti-finanziari-studiati-dal-milan-per-rimborsare-elliott/

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Matteo Soncin convocato anche per il match con la Fiorentina

CALCIO SERIE A Dopo il derby di Coppa Italia contro l’Inter, per Matteo Soncin, giovane portiere originario di Porto Viro (Rovigo) ed estremo difensore della Primavera del Milan, arriva anche la chiamata per il match di campionato 

Gigio Donnarumma era infortunato, Marco Storari si è fatto male durante il riscaldamento, così Matteo Soncin (16 anni di Porto Viro), è stato convocato da mister Gattuso per il derby di Coppa Italia del 27 dicembre, in panchina ovviamente. Ora per Marco Soncin si avvicina anche il match di Serie A contro la Fiorentina 
ULTIMA ORA – Nel primo pomeriggio di venerdì 29 dicembre purtroppo la notizia della mancata convocazione di Soncin che avrebbe avuto un problema durante la rifinitura (LEGGI ARTICOLO)


Milano – Continua la favola del giovane Matteo Soncin, classe 2001, originario di Porto Viro, cresciuto nella ‘cantera’ del Bocar Juniors Cmp, squadra giovanile che recentemente ha sviluppato un progetto ampliando i propri orizzonti con un accordo di crescita con l’Adriese, e abbracciando le realtà di Ariano nel Polesine, Corbola e Bottrighe.
Primi passi nel Porto Tolle 2010, ossevato speciale di Piero Carnacina 
che ora guida il settore giovanile del Delta, poi Spal, Padova, Bocar e il Milan.

Matteo Soncin milita nella Primavera del Milan, dopo la convocazione per il derby in Coppa Italia, disputato alla Scala del calcio di San Siro, mercoledì 27 dicembre, vinto 1-0 dai rossoneri di Gennaro Gattuso contro l’Inter di Luciano Spalletti, grazie alla rete di Patrick Cutrone siglata al minuto 104 (nel primo tempo supplementare), è stato nuovamente inserito nella lista dei disponibili per il lunch match contro la Fiorentina di Stefano Pioli, che verrà giocato allo stadio Artemio Franchi, sabato 30 dicembre, alle ore 12.30 

Andrea Rizzatello

http://www.rovigooggi.it/articolo/2017-12-29/matteo-soncin-convocato-anche-per-il-match-con-la-fiorentina/#.WnErCTxB2Ec

Lupi: “provo grande soddisfazione” | AC Milan

27 gennaio 2018

LUPI: “PROVO GRANDE SODDISFAZIONE”

Il tecnico rossonero e El Hilali hanno commentato il successo sull’Inter

Al termine del rocambolesco successo nella stracittadina contro l’Inter, Mister Lupi è intervenuto nella zona mista per commentare la sfida.

SULLA PARTITA

“È una grande soddisfazione. Abbiamo affrontato una squadra fortissima che ha giocatori di livello assoluto. Faccio un applauso ai miei ragazzi che sono stati bravi ad interpretare quello che gli è stato chiesto nei particolari. Questa è una cosa importante e che mi fa enorme piacere”.

INTER

“Sono oggettivamente una corazzata, non solo per la posizione in classifica, ma anche per la Supercoppa che hanno recentemente conquistato. Noi abbiamo una media età molto bassa, siamo in una fase di crescita. Sono molto orgoglioso di quello che hanno fatto i ragazzi oggi”.

SULLA SQUADRA

“I ragazzi hanno iniziato un percorso preciso fin da questa estate con Mister Gattuso e il suo staff. Noi stiamo proseguendo questo lavoro. È grazie all’insieme di queste componenti che si ottengono risultati e prestazioni come quella di oggi”.

GABBIA

“Si è inserito molto bene, con grande umiltà. Può essere un ragazzo di grandi prospettive”.

LEGGI IL REPORT DI INTER-MILAN

Ha parlato anche capitan El Hilali, che ha analizzato la vittoria: “Abbiamo fatto un’ottima partita, siamo contenti del risultato ottenuto. Abbiamo portato un risultato molto importante per il club”. Sull’andamento della gara: “Il pareggio ci stava stretto, e dopo aver preso l’1-1 volevamo a tutti i costi vincere, siamo andati in avanti e ce l’abbiamo fatta. È stata una bella rivincita dopo il Derby dell’andata”. Testa ora alle prossime sfide: “Abbiamo la partita contro il Bologna prima, poi penseremo all’Atalanta, è una partita molto importante”.

GUARDA ANCHE: LE MIGLIORI IMMAGINI DI INTER-MILAN

https://www.acmilan.com/it/news/settore-giovanile/2018-01-27/lupi-provo-grande-soddisfazione

Tgcom – Milan: Martens “rassicura” Ronie

Milan: Martens “rassicura” Ronie
Ad Anversa confermata la diagnosi
E’ terminato il consulto medico di Ronaldo in Belgio presso la clinica del professor Martens. Accompagnato dal responsabile di Milan Lab, Jean Pierre Meersseman, il brasiliano ha avuto il responso che attendeva. E’ stata confermata sia la diagnosi gi� effettuata dal Milan sullo stiramento di secondo grado rimediato dal brasiliano, che la prognosi (4 settimane). L’infortunio sta evolvendo secondo i tempi naturali.
Le tensioni degli ultimi giorni erano diventate pericolose, le illazioni sull’integrit� del Fenomeno si erano fatte, erroneamente, strada. Vero che la storia clinica di Ronaldo non � di quelle da stare allegri ma il buon senso nelle valutazioni occorre sempre e comunque. E allora il ritardo con cui il brasiliano sta via via riprendendosi dall’infortunio muscolare rimediato va preso come un piccolo incidente di percorso che pu� verificarsi per problemi di tale genere e indurre a maggiore cautela. Una cautela che lo stesso giocatore ha preferito avere per sentirsi sicuro e sciogliere ogni remora quando torner� in campo. Lo stiramento di secondo grado, gi� diagnosticato da Milan Lab, � stato confermato da uno dei migliori specialisti al mondo, il dottor Marc Martens presso il quale Ronaldo si � recato per avere l’ultimo e decisivo consulto.

Nulla di nuovo relativamente all’entit� dell’infortunio, per cui la prognosi resta la stessa (4 settimane a decorrere dalla data della lesione). Lo ha comunicato il sito del Milan: “Il consulto ha confermato, sia sul piano diagnostico che su quello prognostico, i riscontri con cui ha operato in queste settimane il Milan. L’infortunio di Ronie sta evolvendo in base ai tempi naturali”, dunque senza necessit� di intervenire attraverso metodologie diverse da quelle sinora attuate.

Dunque, per Ronaldo si tratta soltanto di avere un po’ di pazienza in pi� e lavorare con la mente sgombra da qualsiasi dubbio sull’integrit� del muscolo. Psicologicamente svuotato da preoccupazioni, il Fenomeno ora lavorer� per tornare in campo il prima possibile. La data del 15 settembre � quella del possibile, e a questo punto molto probabile, rientro. A Siena, per chiudere il cerchio e iniziare, finalmente, la stagione in quello stadio che inaugur� la prima serie di reti di Ronaldo con la maglia rossonera.

http://www.tgcom24.mediaset.it/sport/articoli/articolo378247.shtml

TIME MACHINE: 5 AC MILAN V LAZIO TO REMEMBER

There are some great players among those who took part in this footballing classic.

1- AC MILAN V LAZIO 1972 
17th December 1972. Something particular happened that day. The match against Lazio was postponed due to fog. In Milan, during wintertime, you would expect it. Although, that league game was not postponed before the game started or during the first half. The referee decided to postpone it in the 81st minute when AC Milan were leading 1-0, with a goal scored by Chiarugi. The match was almost won. The replay took place a month later, on 17th January 1973: AC Milan 3-1 Lazio with the two teams in the top positions of the table.

AC MILAN 3-1 LAZIO 

AC MILAN: Vecchi, Anquilletti, Sabadini, Rosato, Schnellinger, Biasiolo, Chiarugi, Benetti, Bigon, Rivera, Prati. Coach: C. Maldini.
LAZIO: Pulici, Facco, Martini, Wilson, Oddi, Nanni, Garlaschelli, Re Cecconi, Chinaglia, Frustalupi, Manservisi. Coach: Maestrelli.
Referee: Lo Bello.
Goals: 9′ o.g. Rosato (L), 45′ Chiarugi (M), 48′ Bigon (M), 72′ Benetti (M).

2- AC MILAN V LAZIO IN 1989 AND AC MILAN V LAZIO IN 1997 
Two matches, eight years between them and one player in common: Paolo Maldini. Both these games were played at the beginning of the season. On 23rd October 1989 Lazio win 1-0 with an own goal by Paolo Maldini. Giovanni Galli could not believe it. Eight years later, AC Milan draw 1-1 after playing a great match. This was the only clash between the two teams at San Siro in which Maldini played as right full-back.

AC MILAN 1-1 LAZIO 

AC MILAN: Taibi, P. Maldini, Cruz, Costacurta, Ziege, Ba (59′ Boban), Albertini, Desailly, Leonardo (65′ Bogarde), Kluivert (89′ Davids), Weah. Coach: Capello.
LAZIO: Marchegiani, Pancaro, Nesta, Lopez, Favalli, Fuser, Almeyda (46′ Nedved), Jugovic (81′ Venturin), Boksic (36′ Signori), Mancini, Casiraghi. Coach: Eriksson.
Referee: Ceccarini.
Goals: 37′ Ba (M), 90′ pen. Signori (L).

3- AC MILAN V LAZIO 2001 
It was Cesare Maldini’s second match as AC Milan coach, 1st April 2001, with Lazio defending champions and with the chance to win the league again. AC Milan took home the three points winning 1-0. Goal courtesy of Zvonimir Boban. That was the Croatian’s last goal in competitive matches.

AC MILAN 1-0 LAZIO 

AC MILAN: S. Rossi, Helveg, Costacurta, P. Maldini, Coco, Shevchenko, Albertini, Kaladze, Serginho (79′ Giunti), Boban (90+2′ Sala), Bierhoff (65′ José Mari). Coach: C. Maldini.
LAZIO: Peruzzi, Negro, Nesta, Fernando Couto, Pancaro, Poborsky, D. Baggio, Veron (57′ Lopez), Simeone (72′ Stankovic), Nedved, Crespo (80′ Ravanelli). Coach: Zoff.
Referee: Farina.
Goal: 60′ Boban (M).

4- AC MILAN V LAZIO 2005 
One of the most breathtaking and thrilling matches played at San Siro in the new millennium. The first half ended 0-0, Lazio find the lead in the second half. AC Milan are struggling even after Shevchenko levelled it. It looks like the match will end 1-1 but at the 94th minute, in the last minute of added time, Crespo finds the 2-1 and San Siro goes wild.

AC MILAN 2-1 LAZIO 

AC MILAN: Dida, Stam, Nesta, P. Maldini, Kaladze (59′ Serginho), Gattuso, Pirlo, Seedorf (62′ Cafu), Kaká, Tomasson (57′ Shevchenko), Crespo. Coach: Ancelotti.
LAZIO: Peruzzi, Siviglia, Giannichedda, Fernando Couto, Oddo, A. Filippini, Dabo, E. Filippini, Cesar (32′ Liverani, 59′ Seric), Rocchi, Pandev (76′ Di Canio). Coach: Papadopulo.
Referee: Rosetti.
Goals: 56′ pen. Oddo (L), 77′ Shevchenko (M), 90+4′ Crespo (M).

5- AC MILAN V LAZIO 2014 
Filippo Inzaghi’s first match as AC Milan manager, the first day of the season. The match is intense and AC Milan win 3-1 with a convincing performance. This game saw Jeremy Menez scoring his first goal in competitive matches with the Red and Blacks.

AC MILAN 3-1 LAZIO 

AC MILAN: Diego Lopez, Abate, Zapata, Alex, Bonera, Poli, De Jong, Muntari (67′ Essien), Honda (77′ Armero), Menez (83′ Niang), El Shaarawy. Coach: Inzaghi.
LAZIO: Berisha, Basta, De Vrij, Cana, Radu, Parolo, Biglia, Lulic (73′ Mauri), Candreva, Klose (60′ Djordjevic), Keita Baldé (60′ F. Anderson). Coach: Pioli.
Referee: Tagliavento.
Goals: 7′ Honda (M), 56′ Muntari (M), 64′ pen. Menez (M), 67′ o.g. Alex (L).

https://www.acmilan.com/en/news/history/2018-01-24/time-machine-5-ac-milan-v-lazio-to-remember

Gazzetta: Maldini vota Gattuso E anche… Tommasi

●L’ex capitano: «Date tempo a Rino e non chiedetegli la Champions. Italia senza Mondiale? Non si è colta la gravità, io sto con Tommasi»

La Gazzetta dello Sport24 Jan 2018

G.B. Olivero INVIATO A BIELLA

Il bisogno di regole e il rispetto delle stesse sono alla base della vita e quindi anche del calcio. Tra i numerosi cimeli presentati ieri all’inaugurazione della mostra «Il mito del calcio», ce n’è uno particolarmente significativo: le regole di comportamento per i convocati in Nazionale, scritte a mano dall’allora c.t. Vittorio Pozzo. Altri tempi? Certo. Ma senza voler cedere alla tentazione di guardare indietro con eccessiva nostalgia, la deriva del calcio italiano dimostra che di regole ce n’è parecchio bisogno. Così come delle persone giuste per tracciarle e poi farle rispettare. Paolo Maldini è cresciuto con un esempio in casa: il papà Cesare aveva indicato la strada giusta. E Paolo fa lo stesso con i suoi figli: «Ho lasciato che fossero i loro allenatori a parlare di tecnica e di tattica. Io ho solo spiegato come bisogna comportarsi in campo: da uomini, non solo da calciatori». Rino Gattuso ha avuto un percorso differente, dalla Calabria è finito in Scozia, ma come Maldini ha fatto del rispetto delle regole uno stile di vita. Ci sono valori che si possono insegnare solo se li hai dentro di te in modo naturale, come ad esempio la serietà nel lavoro e il senso di appartenenza, si tratti di una squadra di calcio o di un’azienda. Al Milan Gattuso non sta solo allenando: sta educando. Forse anche per questo motivo Maldini ne applaude il lavoro: «Rino sta dando idee di gioco e sta trasmettendo le sue convinzioni. Si vede anche dall’intensità degli allenamenti. Si è trovato in una situazione complicata, ma adesso sta raccogliendo i primi frutti. Naturalmente ha bisogno di tempo». Sembrava più che altro che fosse un allenatore a tempo e invece le cose stanno cambiando. Gattuso potrebbe meritarsi la conferma: «Sarà valutato in base ai risultati, ma è chiaro che non gli si può chiedere la qualificazione alla Champions. Quello era l’obiettivo di inizio stagione, ma poi la realtà si è dimostrata diversa». Sembra che con Gattuso tutta la squadra abbia capito meglio cosa significhi indossare la maglia del Milan: «E’ difficile parlare di senso di appartenenza dopo che sono cambiati i dirigenti, molti allenatori e quasi tutti i giocatori. Però il calcio non è solo tecnica e tattica: è anche mentalità, capacità di stare in gruppo, sacrificio. E Rino può trasmettere i valori giusti».
MONDIALE E FIGC Maldini ha partecipato con Roberto Bettega e Damiano Tommasi all’inaugurazione della mostra (Biella, Palazzo Ferrero e Palazzo Gromo Losa: interessante per adulti e bambini) che in parte è dedicata a Vittorio Pozzo, di origini biellesi e sepolto a Ponderano. Tra i cimeli ce ne sono molti sulla Nazionale ed è inevitabile discutere con Paolo dell’eliminazione dell’Italia dal Mondiale e delle prossime elezioni federali: «Brucia ancora… Una sensazione bruttissima. Ma temo che non si sia colta la gravità di quello che è accaduto. Per due settimane c’è stata una sollevazione popolare, poi tutto è tornato come prima. C’è un sistema difficile da scalfire. Credo che vada supportato Tommasi che ha avuto il coraggio di candidarsi e ha la conoscenza per rimettere il calcio al centro del programma».
PARLA PAOLO «Sistema difficile da scalfire. Damiano ha coraggio e conoscenze»
«Buffon portiere top degli ultimi 30 anni, onorato se farà più presenze di me in A»
BUFFON E IL RECORD Intanto un amico, compagno e avversario di Maldini sta per compiere 40 anni e difficilmente batterà il record di presenze in Serie A detenuto proprio da Paolo: «Buffon ha solo 40 anni? Impossibile… Scherzi a parte, non ha ancora annunciato che smette di giocare. Se non dovesse battere il mio record sarei contento per me, ma se invece ci riuscisse sarei onorato che fosse lui a superarmi. E’ il più grande portiere degli ultimi 30 anni».

 

Carlo Festa: Per il Milan più risorse degli aumenti di capitale nella seconda parte dell’anno

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Più risorse per la seconda parte dell’anno rispetto al piano originario. Il Cda del Milan ieri ha deciso di chiedere, come previsto, al cinese Yonghong Li un altro aumento di capitale da oltre 10 milioni entro il 26 di febbraio: ultima tranche dell’iniezione da 60 milioni già deliberata dal Cda lo scorso anno.

Ma ci sarebbe stato anche un nuovo sviluppo: il board avrebbe affrontato anche il tema dell’ulteriore iniezione di risorse (sembrerebbe attorno ai 30 milioni) entro giugno, come parte dei 60 milioni del secondo aumento di capitale. Nei Cda precedenti infatti era stata definita la scadenza di giugno per ottenere risorse ulteriori, tuttavia su questo fronte potrebbe esserci una revisione della strategia: vista anche la probabile mancata partecipazione alla Champions League, l’obiettivo sarebbe infatti quello di conservare importanti risorse per la seconda parte dell’anno, in vista della nuova stagione e vista anche la possibilità che l’Uefa decida di comminare delle sanzioni al club con il settlement agreement. L’obiettivo per questi primi sei mesi dell’anno è procedere senza grandi investimenti sul lato della campagna acquisti, ma anche senza cessioni di giocatori (almeno fino a giugno). Sarebbero stati anche visionati i conti, in linea con le attese: aumentano in particolare le entrate da stadio.

Sul tavolo resta anche il rifinanziamento dei prestiti (303 milioni) di Elliott, in scadenza ad ottobre. Su questo fronte sarebbe ormai archiviata, la negoziazione con il fondo Hps-Highbridge. L’Ad Marco Fassone (nella foto) e l’avvocato Riccardo Agostinelli starebbero così seguendo altre strade. In particolare, sarebbe spuntata prima di Natale una proposta della banca americana Jefferies, che prevederebbe un rifinanziamento sia al piano superiore (Rossoneri Sport) sia a quello inferiore, cioè il club. Ma, per ora, la proposta sarebbe stata messa in attesa.

Milan, ecco perché i veleni elettorali e giudiziari rischiano di far fallire il rifinanziamento

Ps: un ultimo accenno, da vecchio osservatore delle vicende finanziarie (e politiche) di questo Paese. L’articolo sul New York Times su Mr Li con dubbi sulla provenienza dei soldi, l’attacco dei 5 Stelle che in Parlamento chiede lumi sulla proprietà del Milan, il ritorno di Silvio Berlusconi in politica con buone possibilità di essere addirittura ago della bilancia nelle prossime elezioni politiche. Tanti indizi mi fanno pensare a qualcosa che potrebbe succedere.

Con questa chiosa finale terminavo un articolo del 6 dicembre scorso. Ebbene, di fronte a diverse domande dei lettori sul significato della mia frase finale “tanti indizi mi fanno pensare a qualcosa che potrebbe succedere” ero stato volutamente criptico e vago. Ma il mio pensiero andava proprio all’ipotesi giudiziaria.

Ora i miei timori di inizio dicembre si sono concretizzati: in modo violento vista la polemica che si è venuta a creare. L’articolo de La Stampa ha spiegato che esisterebbe una inchiesta della Procura di Milano sulla cessione del Milan. Ma, dopo alcune ore, è arrivata la smentita del Procuratore capo Francesco Greco: “Allo stato non esiste alcun procedimento sul Milan”. Ma il quotidiano La Stampa ha ribattuto: è tutto vero confermando l’inizio dell’inchiesta. Ne è nata una bagarre con minaccia di querele da parte dell’avvocato di Silvio Berlusconi, Nicolò Ghedini.

L’unica vera certezza, a questo punto, è che la confusione e i timori giudiziari potrebbero danneggiare lo stato delle trattative per il rifinanziamento del club rossonero, che deve 360 milioni al fondo americano Elliott, da restituire entro il mese di ottobre. I fondi statunitensi e le banche americane, principali controparti in questa fase delle negoziazioni per sostituirsi ad Elliott, sono infatti particolarmente sensibili a notizie di questo tipo, anche se in questo caso sono state smentite.

L’ipotesi allo studio da parte della Procura, sempre secondo quanto scrive La Stampa, sarebbe che il prezzo di vendita del Milan sarebbe stato volutamente gonfiato.

Ma la domanda che bisogna farsi è anche un’altra. Ormai da diverso tempo circolavano indiscrezioni sulla transazione, al punto che queste voci erano uscite dal ristretto ambiente finanziario milanese ed erano giunte fino alla Capitale.

Tanto che, secondo alcune ricostruzioni, l’uscita a gamba tesa di James Pallotta, presidente della As Roma, a fine luglio (“Milan, dove trovi i soldi”) erano motivate proprio anche da quei rumors giudiziari di cui tutti sussurravano senza sapere se fossero veri. C’è da dire, che come avviene solitamente in tutte le transazioni di questo tipo che comportano importanti flussi di denari, ci sarebbe stata una segnalazione dall’ufficio apposito di Banca d’Italia alla Procura. Ma nulla era successo.

Tanto che l’avvocato di Silvio Berlusconi, Nicolò Ghedini, al momento della chiusura dell’operazione con Fininvest, aveva già avviato contatti con la Procura di Milano, per evitare successive inchieste, con l’obiettivo di evidenziare la regolarità dei flussi di denaro.

Bisogna però ricordare che la transazione della vendita del Milan non nasce con Mr Yonghong Li ma ha un’origine più lontana: nasce con Mr Bee Taechaubol e con altri misteriosi compratori che si sono avvicinati al club. Quindi sulla transazione c’è sempre stato un velo di mistero.

Ma fino ad oggi non era emerso nulla di penalmente rilevante. Perché dunque questa entrata a gamba tesa proprio in questo momento? La Procura starebbe forse per muoversi con una rogatoria e quel “allo stato ” del procuratore capo Francesco Greco va da interpretarsi in questo senso?

Di sicuro, il clima politico, in vista delle elezioni di marzo, non sta aiutando per niente. E la tempistica fa riflettere. Come ho scritto a inizio dicembre tanti indizi si stavano aggiungendo: “L’articolo sul New York Times su Mr Li con dubbi sulla provenienza dei soldi, l’attacco dei 5 Stelle che in Parlamento chiede lumi sulla proprietà del Milan, il ritorno di Silvio Berlusconi in politica con buone possibilità di essere addirittura ago della bilancia nelle prossime elezioni politiche”. Ora si aggiunge il giallo di stamattina, con una presunta indagine della Procura in prima pagina sui giornali, ma smentita seccamente dal capo della Procura milanese. E sembra solo l’antipasto delle polemiche che preannunciano la campagna elettorale.

http://carlofesta.blog.ilsole24ore.com/2018/01/13/milan-la-procura-di-milano-apre-uninchiesta-la-segnalazione-di-bankitalia/