Milan, pressing su Yonghong Li: attesi 10 milioni entro fine mese

Il Milan attende le mosse di Yonghong Li, così come il fondo Elliott. Nel CdA dello scorso venerdì, la società rossonera ha chiesto ufficialmente a Yonghong Li ulteriori 20 milioni, che si aggiungono ai 37,4 milioni deliberati a marzo, dei quali 17,8 già versati.

Entro fine giugno, quindi, sono attesi 40 milioni di euro. “Sono attesi aumenti di capitale complessivi per 40 milioni di euro entro il 30 giugno”, ha confermato l’ad rossonero Marco Fassone al termine del CdA. Della cifra complessiva, 10 milioni sarebbero attesi entro l’inizio della prossima settimana, il resto entro fine giugno.

Tuttavia, Elliott resta vigile: in caso di mancato intervento di Yonghong Li, il fondo statunitense si è già detto pronto ad intervenire. Anche a fronte del diritto di surroga previsto negli accordi relativi al bond.

I dettagli relativi al diritto di surroga sono contenuti nel verbale dell’ultima assemblea dei soci. Elliott ha infatti «la possibilità di sottoscrivere e versare, in nome e per conto dell’azionista di maggioranza Rossoneri (in caso di ritardo o inerzia di quest’ultimo), esercitando il diritto di surroga previsto in tale contratto di pegno, in tutto o in parte, l’aumento di capitale delegato avente un importo pari a Euro 21.103.200 deliberato in data 17 aprile 2018 (e nuovamente il 25 maggio 2018, come si legge sul sito del club rossonero, ndr) dal consiglio di amministrazione dell’emittente», si legge nel verbale.

Voluntary agreement Milan

Un’eventualità che porterebbe ad un nuovo rimborso parziale anticipato del bond da 54 milioni. “Il nuovo caso di rimborso anticipato parziale dei titoli di serie 2 si verificherà a seguito della liberazione del predetto aumento di capitale delegato (in tutto o in parte) ad opera dell’obbligazionista avvalendosi del predetto diritto di surroga originante dal contratto di pegno sulle azioni di AC Milan: in particolare, entro la stessa data in cui AC Milan riceva i fondi in liberazione (in tutto o in parte) dell’aumento da parte di Project Redblack, AC Milan dovrà rimborsare per un corrispondente ammontare i titoli di serie 2 (con priorità ai titoli di serie 2 che avranno, per effetto della modifica sopra esposta, scadenza al 30 giugno 2019)”.

Inoltre, “il nuovo evento di inadempimento dell’emittente si verificherà qualora l’emittente non rispetti il succitato obbligo di rimborsare anticipatamente i titoli di serie 2 nel momento previsto, con conseguente applicazione della disciplina di cui all’articolo 9 del regolamento dei titoli di serie 2 (vale a dire l’obbligo di rimborsare anticipatamente di tutti i titoli di serie 2 e l’eventuale escussione delle garanzie che assistono il prestito obbligazionario stesso)”.

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Milan, oggi c’è il CdA: verranno chiesti a Yonghong Li altri 22,6 milioni

Si riunirà oggi il consiglio d’amministrazione del Milan, già programmato prima della decisione della Uefa di martedì. Come riporta “La Gazzetta dello Sport”, il CdA sarà inevitabilmente condizionato dal rinvio a giudizio alla Adjudicatory Chamber, e «chiamerà» i 22,6 milioni restanti dell’aumento di capitale per cui ha avuto la delega. Per capire che significa, serve riassumere gli avvenimenti degli ultimi mesi. Il consiglio di amministrazione ha avuto la possibilità di chiedere 60 milioni a Li per esigenze di cassa, su tutte la gestione nella stagione corrente.

CdA Milan, due mesi fa la delibera per l’aumento di capitale
Due mesi fa, con una lettera agli azionisti, Yonghong Li ha deliberato un aumento di capitale di 37,4 milioni e in queste settimane ha versato due rate, una da 11 milioni, l’altra da 6,8. Ne mancano 19,8, che sono attesi in questi giorni. La decisione del CdA però cambia lo scenario: i milioni da versare a breve supereranno quota 40, una mossa che obbliga il proprietario, già in difficoltà, a un nuovo sforzo economico.

CdA Milan, Fassone atteso il 7 giugno in Svizzera
Probabile che il CdA non si limiti a questo. I consiglieri ragioneranno sulla pronuncia dell’Uefa e sui conseguenti piani, economici e sportivi. Il Milan nelle ultime ore ha organizzato una task force per convincere Nyon a non escludere il club dalle coppe europee per la prossima stagione. L’ a.d. Marco Fassone è atteso il 7 giugno in Svizzera, poi aspetterà la decisione finale della Uefa: multa, esclusione dalle coppe per la prossima stagione o altre sanzioni.

Milan, oggi c’è il CdA: verranno chiesti a Yonghong Li altri 22,6 milioni

Milan, Fassone: «Rifinanziamento? Nessuna accelerazione»

‘Il rifinanziamento più complesso è quello della holding, non credo possa esserci una accelerazione in tempi brevissimi. Il debito del Milan è più semplice, se ci fosse una schiarita sul debito della holding sarebbe abbastanza rapido”. Lo dice l’ad del Milan Marco Fassoneal termine del CdA. ”È stata approvata la trimestrale – prosegue – e sono attesi aumenti di capitale complessivi per 40 milioni di euro entro il 30 giugno”.

“La sentenza Uefa non sarà così determinante per il mercato, ma se, nello scenario peggiore, il Milan dovesse essere escluso dalle coppe, il budget per gli acquisti sarà ridotto – prosegue Fassone -. Senza coppe ci sarebbe sicuramente un decremento del fatturato di cui dovrei tenere conto per le spese di questa estate. Il fatto che non ci sarà attività in entrata o in uscita sul mercato nei prossimi 10/15 giorni non è però collegata alla sentenza Uefa. Indipendentemente dalla partecipazione all’Europa League, alcuni acquisti arriveranno”, prosegue Fassone. “Non pensiamo di portare a Milano – continua l’ad del Milan – ancora 10/11 nuovi giocatori, anche per ragioni tecniche. Ne arriveranno comunque due o tre che il direttore sportivo e l’allenatore ritengono necessari. Poi se li potrò pagare 20 milioni in più o 20 milioni in meno in funzione dell’eventuale ma non auspicabile esclusione dalle coppe, cercherò di far quadrare il bilancio. Questa tegola non influenzerà più di tanto. Abbiamo rassicurato allenatore e squadra – ammette Fassone, confermando la volontà di non smantellare la rosa – la maturità del gruppo è eccellente”.

“Proporremo dei nuovi argomenti alla Uefa per la nostra difesa, a sostegno della nostra tesi per confutare i punti che sono alla base della decisione dell’Uefa. Stiamo studiando elementi che non pensavamo potessero essere utili, ma dimostreremo la certezza dello scenario che attende il Milan”. L’ad del Milan Fassone sta studiando insieme a un pool di esperti le 22 pagine del dispositivo con cui la Uefa ha negato al club rossonero il settlement agreement.“La proprietà è dispiaciuta – aggiunge Fassone -, ci aspettavamo il settlement. Ci attendiamo una sentenza dalla camera aggiudicatoria nella prima metà di giugno, perché questa potrebbe essere appellata. Potrebbero esserci quindi due gradi di giudizio da completare entro il 30 giugno, data in cui l’Uefa deve compilare l’organico delle coppe europee. Per l’eventuale sanzione, i contatti con Fininvest proseguono nella massima correttezza”, conclude l’ad rossonero.

Milan, Fassone: «Rifinanziamento? Nessuna accelerazione»