Baresi al contrattacco: non sono un truffatore

L’inchiesta è una «costola» di quella in cui è implicata la moglie

La denuncia di un gallerista di Torino mette nei guai l’ex calciatore che ammette: «Non ho pagato i quadri»

VARESE – La grinta, nel replicare alle accuse, è quella mostrata per anni sui campi di gioco, anche se adesso Franco Baresi dovrà imparare a muoversi non in area di rigore ma nelle aule di giustizia: «Sono pronto a dimostrare le mie ragioni, carte alla mano, non sono affatto un truffatore come mi vogliono dipingere».

L’ex capitano del Milan e della Nazionale è incappato in una denuncia presentata da un gallerista di Torino e fatta propria dalla procura di Varese: lo accusano di essersi appropriato di quattro tele di Lucio Fontana, mai pagate e fatte sparire.

«Macché appropriato – replica Baresi attraverso il suo avvocato Roberto Tropenscovino – furono i titolari della galleria a venire a casa mia e a offrirmi i loro quadri. Mi interessavano e li ho presi». Il calciatore, che sta attraversando un periodo di difficoltà economiche (il suo stipendio di allenatore delle giovanili del Milan sarebbe in parte pignorato dai creditori) ammette di non aver ancora potuto onorare l’impegno a pagare. «Ma da qui a darmi del truffatore, ce ne corre» aggiunge.

L’inchiesta che riguarda Franco Baresi è una «costola» di quella in cui è implicata la moglie, Maura Lari, ritenuta pedina di una banda di truffatori che, sfruttando il nome del calciatore, avrebbe compiuto truffe finanziarie, tra cui l’apertura a Varese di una falsa banca. Baresi è già stato interrogato dal pm varesino Tiziano Masini ma dovrà ripresentarsi a palazzo di giustizia per l’udienza preliminare il 18 agosto prossimo. «Come è già successo in passato – concludono il calciatore e il suo legale – si è voluto usare il nome di Baresi e la fama che a esso è legata. Ma abbiamo documenti in grado di dimostrare tutta la nostra buona fede».
Claudio Del Frate
26 luglio 2005

https://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/07_Luglio/26/baresi.shtml